Presentazione

Su impulso dell'Unione Coltivatori Italiani, nel marzo 2016 si è costituito il Centro Studi e Ricerche sul Sistema Agroalimentare denominato “AgriEthos”, un rassemblement di esperti per studiare e dare voce all'agricoltura plurale italiana.

A presiedere il gruppo di lavoro è il dr. Luigi Cerciello Renna, cultore e docente di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi “Roma4” e docente di sicurezza alimentare a Salerno, dove è membro del collegio dei docenti dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e direttore scientifico del corso di “Esperto di Legalità Agroambientale”. Il nominativo è stato proposto giustappunto dall’Osservatorio a seguito della sottoscrizione di un protocollo di intesa tra quest’ultimo e l’U.C.I.. Fanno parte del Centro Studi e Ricerche il professore ordinario di diritto privato Salvatore Sica, l’economista agrario Fabian Capitanio del “Rossi Doria” di Portici, il segretario generale dell’Istituto “Isiamed” Antonio Loche, il presidente di “Eurispes” Gian Maria Fara, il prof. Aniello Anastasio del Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università “Federico II”, il prof. ing. Massimiliano Lega dell’Università “Parthenope”, il prof. Angelo Quarto dell’Università “La Sapienza”, il prof. Roberto Madeddu dell’Università di Sassari e il dr. Bruno Gentile. Mentre l’avv. Fausto Valenti è il segretario del Centro.

“AgriEthos” si ripropone di indagare con grande rigore scientifico il mondo dell’agricoltura rivolgendo particolare attenzione alle tematiche dell’attualità del comparto e con forte sensibilità all’audit sociale.

"Non si tratta di uno dei tanti osservatori sin qui nati per contemplare la realtà di interesse – ha dichiarato alla stampa Cerciello Renna – ma di un gruppo permanente di lavoro che intende fornire una piattaforma di ricerca e proposta dalla quale possano scaturire utilities per il mondo agricolo, accordando sempre la massima considerazione  alla piccola e media impresa, quella che si dibatte nella crisi ma che manifesta anche in un frangente così difficile una straordinaria inventiva. Il Centro Studi coinvolgerà istituzioni politiche, università, imprese e terzo settore” – ha proseguito – “e si porrà come elemento di stimolo efficace nel mondo agricolo indagando le criticità e prospettando possibili soluzioni ai numerosi problemi che le agricolture italiane (non esiste infatti una sola agricoltura, ma quella italiana è un’agricoltura plurale) si trovano a fronteggiare nel corrente mondo globalizzato”.

Dal suo canto, il presidente dell’Uci Mario Serpillo ha salutato la nascita di “AgriEthos” riconoscendovi un importante contributo che la comunità scientifica si pone di offrire al Sistema Paese, ancorandosi all’ascolto delle componenti territoriali del mondo agricolo: “Sono certo che per tale fine – ha dichiarato – si riveleranno molto utili i sensori che l’UCI ha in tutta Italia".

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