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Le dimaniche sul prezzo sono ancora flessive, anche se la raccolta non è anora terminata. La grande produzione e le giacenza spagnole non aiutano.
I numeri per la produzione di olio d'oliva italiano quest'anno sono ottimi. Almeno per quanto riguarda criteri quantitativi. Dopo le 175.000 tonnellate della scorsa campagna, quest’anno la produzione di olio d’oliva in Italia è stimata attorno a 310.000 tonnellate ed è di qualità assai elevata. Ma i prezzi non sono ancora remunerativi. Nonostante la quantità, le elevate giacenze nei magazzini spagnoli stanno accompagnando una generale tendenza flessiva delle quotazioni, che sta investendo anche i produttori italiani.
I 4,24 euro/kg per l’olio extravergine che in media i produttori stanno spuntando in questi primi scambi del mercato di novembre, non sono soddisfacenti, soprattutto alla luce della qualità espressa nella campagna 2019. E più si va dentro la raccolta, più i timori salgono.
Il mercato, ad oggi, è molto poco dinamico perché l’offerta non è disposta a cedere sui prezzi a fronte di una domanda che non ha motivo di concludere, non essendoci scarsità di prodotto. Vedremo nelle prossime settimane, ed in particolare con il nuovo anno, in che modo le dinamiche si saranno evolute.