Questo sito utilizza i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione sul sito. Continuando a navigare accetti l’utilizzo dei cookies. Scopri di più
Sono pesanti le conseguenze sul made in Italy soprattutto ortofrutticolo. E ancora non si intravvede nessuno spiraglio.
L’agroalimentare è l’unico settore ad essere colpito direttamente da un embargo totale sancito dalla Russia che ha chiuso completamente le frontiere.
Mentre stati come Germania, Danimarca, Lussemburgo, Slovacchia e Slovenia, Austria e Regno Unito hanno notificato alla Commissione di non aver bisogno degli aiuti decisi, l'Esecutivo europeo ha re-distribuito i volumi.
Tempi difficili per gli agrumi. Il raccolto sarà parecchio inferirore a quello dello scorso anno per via delle condizioni climatiche che hanno segnato la stagione della fioritura.
L’embargo ha penalizzato l’export italiano facendo passare in soli due anni, dal 2013 al 2015, la Russia dall’ottavo al tredicesimo posto come paese destinatario dei nostri prodotti.
La Commissione europea ha formalmente prorogato al 30 giugno 2017 le misure di sostegno a favore del settore ortofrutticolo, pesantemente colpito dall'embargo russo.