Nel mondo contemporaneo, argomenti come sicurezza alimentare e rispetto dell’ambiente sono oggetto di un’attenzione crescente, essendo sempre più forte da parte dell’opinione pubblica, di enti amministrativi e di legislatori, la sensibilizzazione ai temi della sostenibilità.
Scandali o problemi legati al cibo sono fenomeni spiacevoli e pericolosi che portano alla ribalta, quotidianamente, questioni scottanti come l’importanza di una corretta sicurezza alimentare. Da un report, è avvenuto un caso di allarme alimentare al giorno.
Un dato che è allarmante e che solo tramite adeguati controlli, che devono essere svolti presso tutta la filiera, è possibile ridurre. E’ stato illustrato come alcuni dei maggiori pericoli che i consumatori italiani hanno dovuto affrontare durante il 2019, su tutti il pesce spagnolo, come tonno e pescespada, con alto contenuto di mercurio e il pesce francese, sgombro in primis, per l’infestazione del parassita anisakis. Da non trascurare anche i materiali a contatto con gli alimenti, per i quali si riscontra la cessione di sostanze molto pericolose per la salute del consumatore (tra cui cromo, nichel, manganese, formaldeide), in particolare per quelli importati dalla Cina.
I MOCA (Materiali e Oggetti destinati a venire a Contatto con gli Alimenti) sono parte integrante della filiera e per essi devono valere gli stessi criteri e principi di sicurezza che si applicano agli alimenti.
Strettamente correlate agli scandali alimentari vi sono le catastrofi ambientali che portano con loro il dibattito infinito del rispetto dell’ambiente. Purtroppo, quando se ne parla, ci troviamo ormai di fronte a situazioni incontrovertibili o dannose, che fanno notizia proprio perché derivano da un'inadeguatezza nel sistema di controllo.
Le attività di testing, infatti, che hanno la possibilità di combattere all’origine queste problematiche, siano esse alimentari o ambientali, devono essere svolte con metodo e da enti affidabili e certificati.
Purtroppo, sulla nostra salute e sul nostro futuro non si può scherzare. Spesso, anche per chi opera nel settore, si è portati a ragionare per compartimenti stagni, considerando le attività di analisi food e ambientali come due sfere separate. Al contrario, i test ambientali e quelli alimentari sono estremamente legati, tanto da definirle spesso “due facce della stessa medaglia”.
“La differenza sostanziale tra le attività di testing dei nostri laboratori alimentare e ambientale riguarda la tipologia di matrice sottoposta ad analisi, ossia il campione”, ha dichiarato Elena Ciofi, Head of Food Service Line pH Labs. “Nel primo caso è il prodotto in sé e per sé come una mela o un pomodoro, nel secondo caso è, invece, il terreno, l’acqua o il rifiuto di un certo prodotto. È facile intuire, dunque, come certe analisi possano essere eseguite sia sull’uno che sull’altro campione, con metodologie diverse ma volte a individuare in molti casi i medesimi componenti o contaminanti”.
Sebbene, dunque, il panorama tecnico e normativo sotteso alle due tipologie di testing si differenziano, i due strumenti si completano a vicenda. Un esempio per tutti può essere descritto dai prodotti fitosanitari.
“Se ci pensiamo, infatti – continua Elena Ciofi di pH Labs – i prodotti fitosanitari (comunemente chiamati pesticidi) che vengono addizionati al prodotto alimentare per uno scopo produttivo, possono ritrovarsi nell’ambiente (terreno, acque, etc.) o viceversa inquinanti dell’ambiente possono finire nel prodotto alimentare”.
Questo è un esempio concreto di come le possibili problematiche alimentari e ambientali sono strettamente correlate e devono pertanto essere affrontate con la medesima attenzione e cautela mediante attività di testing adeguate.