Una rivoluzione verde, perpretata dai consumatori italiani nel nome di uno smart food sano, semplice e sostenibile; emerge dallo studio di AstraRicerche, condotto su un campione di 1000 consumatori tra i 18 e i 65 anni, realizzato per il Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV e V gamma di Unione Italiana Food e presentato a Roma.

Il consumo fuori casa (e la pausa pranzo in ufficio) orienta il mercato: l’82,5% degli intervistati sceglie le insalate pronte al consumo, con il 49,7% che le preferisce abitualmente, optando di consumarle da una a tre volte ogni dieci pranzi. Il trend rivoluzionario approda anche sulle tavole di casa: visto che il 36,6% dichiara di aver coinvolto l’intera famiglia nella nuova abitudine di consumo. E scopriamo che il 36% di bambini e ragazzi le apprezza, rendendo noto che la scelta del “mangiare sano” non è più solo appannaggio degli adulti.
Registriamo anche ottime performance per la V gamma (comprendente le verdure cotte, confezionate e pronte al consumo): le zuppe infatti, emblema un tempo di fumose e lunghe preparazioni domenicali, sono scelte oggi dal 73,2% degli italiani quando pranza fuori casa, con il 49,5% che le consuma regolarmente.
Il 44,5% e il 41,4% degli intervistati considera, rispettivamente, insalate IV gamma e zuppe V gamma dei veri “comfort food”, che aiutano a coccolarsi, specie in questa fase di transizione di rientro dalle vacanze. La rivoluzione si fa quindi, oltre che verde, anche culturale.

Ma quanto vale la IV gamma? In un anno il mercato italiano ha fatto registrare un fatturato di 1 miliardo e 50 milioni di Euro, mentre la V gamma ha raggiunto i 170 milioni di Euro. Numeri in salita anche per la frutta fresca già taglia e selezionata, ultimo tabù a cadere nell’alimentazione italica: viene acquistata dal 46,3% dagli intervistati in quanto perfetta per il consumo fuori casa, grazie anche alla sua porzionatura che ricuce drasticamente gli sprechi.