Notizie confortanti dal mondo agricolo dai dati Inps. Si registra, infatti, un discreto aumento della manodopera agricola dipendente, con 1.019.177 lavoratori, in crescita del 2,4% su base annua. Tale incremento è particolarmente pronunciato nel Nord Italia, settore in cui i numeri indicano una crescita del 5,1%, e al Centro, con un saldo positivo del 6,1%.

Le regioni più performanti
Dinamiche occupazionali esemplificative si individuano in Veneto (+10,6%) e Lazio (+7,6%), regioni che si confermano leader nella creazione di nuovi posti di lavoro nel settore.
Si evidenzia anche che il comparto affronta una fase di riorganizzazione della base produttiva, con un calo dell’1,1% nel numero delle imprese attive.
Lavoratori, tipologia e numeri
Nel 2024 sono circa 414.746 i lavoratori agricoli autonomi, in calo dell’1,9% rispetto all’anno precedente, in parte a causa dell’uscita per pensionamento. Predominano i Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri, che rappresentano l’88,6% del totale degli autonomi, sottolineando la necessità di un rinnovamento generazionale per sostenere la vitalità del settore.
È importante notare che il 30,2% degli operai agricoli è rappresentato da donne, sebbene si registri una lieve diminuzione rispetto al 2023.
Conclusioni
Il settore agricolo italiano dimostra di sapersi adattare e innovare, prestando particolare attenzione all’equilibrio tra nuove assunzioni e il turnover della forza lavoro.

Le prospettive rimangono positive, a patto di rafforzare l’innovazione, le competenze e la formazione dei lavoratori, garantendo così una crescita sostenibile e inclusiva.











