E’ stata trovata l’intesa sul valore del latte alla stalla ed è stato contestualmente avviato il percorso per una gestione coordinata della filiera, tra sostegno del Masaf, export e misure di crisi europee.
Qualche giorno fa si è nuovamente riunito il Tavolo del Latte, fornendo i primi risultati tangibili del lavoro che Masaf e rappresentanze della filiera lattiero-casearia stanno portando avanti in maniera sinergica.
Dalla riunione era emersa la necessità di costruire una governance in grado di programmare la produzione, la trasformazione e il mercato su scala nazionale e comunitaria, valorizzando le eccellenze locali ma garantendo al tempo stesso una concreta sostenibilità economica delle stalle.

L’accordo sul prezzo del latte fino a marzo 2026
Come primo segnale in questa direzione, i partecipanti al Tavolo hanno puntato sulla ricerca di un accordo per il prezzo del latte, raggiungendo un’intesa per i primi tre mesi del 2026, con l’intento di fermare l’inversione di tendenza occorsa in maniera vertiginosa in questi ultimi mesi.
L’accordo pattuito prevede:
- 0,54 centesimi a litro a gennaio 2026;
- 0,53 centesimi a litro a febbraio 2026;
- 0,52 centesimi a litro a marzo 2026.
Il Masaf assicura il massimo sostegno alla filiera attraverso plurime misure come il bando indigenti, con campagne di comunicazione dedicate, ma soprattutto affiancando le imprese nel lavoro di internazionalizzazione e di promozione dei prodotti lattiero-caseari in Italia e all’estero.











