Il Copa e la Cogeca hanno avanzato una forte dichiarazione all'on.Siekierski, Presidente della Commissione Agricoltura del parlamento europeo, sottolineando che i prezzi pagati ai produttori di latte non coprono i costi di produzione ed è quindi necessario agire per impedire che costoro abbandonino il settore.
Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca, ha dichiarato: "I prodotti lattiero-caseari apportano un importante contributo a una dieta nutriente e bilanciata, garantendo nel contempo crescita e posti di lavoro nelle zone rurali dell'UE. Ma il settore sta affrontando un momento davvero difficile ed è perciò necessario intraprendere azioni volte a migliorarne la vitalità e a garantire un settore competitivo in futuro, in grado di rispondere alla domanda crescente".
Nel presentare le azioni chiave, il presidente del gruppo di lavoro del Copa-Cogeca, Mansel Raymond, ha affermato: "Stiamo vivendo una situazione di mercato difficile nel breve termine. La situazione a livello mondiale, che vede la Cina ancora al di fuori del mercato e il susseguirsi di eventi inattesi come l'embargo russo, nonché la mancanza di un corretto funzionamento della catena di approvvigionamento hanno contribuito all'instabilità odierna del mercato europeo, con prezzi pagati ai produttori di latte che seguono una tendenza al ribasso. La pressione si fa sentire e molti produttori hanno seri problemi di tesoreria. Se la situazione continua ad andare avanti così, saranno obbligati ad abbandonare la produzione, cosa che eserciterebbe enormi ripercussioni sull'economia delle zone rurali dell'UE".
"Ragion per cui, riteniamo che gli Stati membri debbano poter anticipare i pagamenti diretti versati ai produttori prima del 1° dicembre e che il superprelievo 2014/2015 debba ritornare nel settore lattiero-caseario, per aiutare i produttori; 700 milioni verranno sottratti al settore lattiero, occorre che questi soldi tornino nel settore per gli investimenti, per le zone svantaggiate, per la promozione (anche esterna) e per i regimi di qualità. Vi sono agricoltori oggi che ricevono un prezzo per il proprio latte che è decisamente inferiore al livello della rete di sicurezza. Non è questo l'obiettivo primario; la Commissione europea sta temporeggiando sulla questione. Per cui chiediamo che il livello di intervento pubblico per il latte venga valutato, in modo tale da riflettere i costi di produzione e fornire una base realistica per il mercato. Infine, vi sono opportunità di esportazione per il settore lattiero-caseario in futuro. Bisognerebbe condurre una riflessione sul come è possibile coprire il rischio con i nuovi mercati di esportazione".
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