Si è conclusa la campagna di raccolta e trasformazione del pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia, con l’ultima consegna in stabilimento: è eccellente la qualità ed il quantitativo consegnato è da record.

Modalità di produzione
I trapianti, grazie a una parte agricola professionale e organizzata in OP, sono stati ben calendarizzati, creando le condizioni per un’ampia campagna di raccolta da inizio luglio fino agli inizi di ottobre, senza accumuli di pomodoro da consegnare. Le piantine sono state messe a dimora su ben 45.030 ettari: un incremento notevole, circa dell’8%, delle superfici a pomodoro rispetto agli anni precedenti, giustificato dalla domanda di materia prima da parte del sistema industriale, visti i notevoli cali produttivi degli ultimi due anni per le condizioni climatiche avverse.
Le piantine in pieno campo hanno risentito delle alte temperature anomale di giugno e di inizio luglio, che hanno provocato un ammanco di bacche di pomodoro attese a maturazione nel mese di agosto. Durante la campagna di raccolta nella parte centro-orientale del bacino dell’OI, inoltre, eventi piovosi di forte intensità hanno determinato cali produttivi.
Un giudizio sulla campagna
La situazione emerge dai dati che l’OI Pomodoro rileva ed elabora settimanalmente per tutto il Nord Italia. La campagna 2025 alla fine del mese di agosto sembrava tendere a un risultato decisamente insoddisfacente per le quantità raccolte, ma, grazie alle condizioni meteoclimatiche favorevoli del mese di settembre, i volumi di consegne elevati delle ultime settimane hanno fatto raggiungere il quantitativo record mai consegnato e lavorato in precedenza nel bacino del Nord Italia. Al termine della campagna, quindi, l’ammanco rispetto al pomodoro complessivamente contrattato è stato di circa il 13%.
Il pomodoro consegnato ammonta a 3.121.617 tonnellate, caratterizzato da una qualità eccellente, con un colore intenso e definito e con un grado brix pari a 5, da cui deriva il livello di dolcezza e di sapore che ha determinato un indice di pagamento positivo, superiore al massimo registrato nei cinque anni precedenti.

Rese purtroppo insufficienti
L’alto grado brix ha parzialmente compensato, in termini di rese industriali, l’ammanco di consegne rispetto al pomodoro contrattato. I produttori agricoli lamentano anche quest’anno rese in campo insoddisfacenti, avendo realizzato in media 69,3 tonnellate per ettaro, nettamente meno del valore storico quinquennale di 73,2 t/ha. Un dato che si traduce in un quantitativo vendibile non alto, seppur sostenuto dal riconoscimento sul prezzo per l’ottima qualità consegnata, sul quale gravano comunque i costi di produzione per ettaro.