L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) e il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF) hanno presentato congiuntamente il Report ICQRF 2024, che fotografa lo stato dei controlli sulla filiera agroalimentare italiana – un comparto che oggi vale 707 miliardi di euro, in crescita del 34% rispetto al 2015.
Qualità, il ruolo del controllo
I controlli sono un presidio imprescindibile per tutelare l’eccellenza agroalimentare italiana, patrimonio fatto di tradizioni, biodiversità e sostenibilità. L’articolato sistema dei controlli fornisce un contributo fondamentale per la tutela degli imprenditori onesti. Un ruolo che si affianca a quello dei dottori agronomi e dottori forestali, a cui è deputato l’impegno a produrre in modo sostenibile, sano e conforme alla normativa.
Parlando di numeri, ricordiamo ben 809 controlli relativi alle pratiche commerciali sleali, numero raddoppiato rispetto al 2023. È un’attività mirata a contrastare le pratiche commerciali ingannevoli (per azione od omissione) e le pratiche commerciali aggressive, rivolta in particolar modo a tutela dei piccoli produttori. Tra le più frequenti contestazioni, le condizioni contrattuali (41,5%), il mancato rispetto dei termini di pagamento (28,8%) e la modifica contrattuale.

Ed il ruolo dei controllori è sempre più difficile, si profilano sfide sempre più difficili: cambiamento climatico, organismi alieni, nuove tecnologie, nuovi mercati internazionali.
I numeri dell’azione del 2024
Nel corso dell’anno, l’ICQRF ha effettuato 94.309 controlli, così ripartiti:
- 28.558 ispezioni presso operatori (produzione e commercio);
- 54.180 controlli su prodotti;
- 11.571 analisi di laboratorio.
Il 90% ha riguardato prodotti alimentari, il restante 10% mezzi tecnici per l’agricoltura (fertilizzanti, mangimi, sementi, fitosanitari). Le irregolarità riscontrate sono state pari al 12,9% dei prodotti e all’8,6% dei campioni analizzati.
Sanzioni comminate e sequestri
Importanti i risultati conseguiti, così ripartiti:
- 161 notizie di reato;
- 6.136 sanzioni amministrative contestate;
- 2.381 ordinanze di ingiunzione (valore complessivo: 8,6 milioni di euro);
- 3.847 diffide emesse;
- Quasi 13 milioni di chili di merce sequestrata, per un valore di oltre 22 milioni di euro.
Vigilanza sugli organismi di certificazione
Alla fine del 2024 risultano:
- 53 organismi di controllo autorizzati (33 privati, 20 pubblici);
- 893 prodotti IG certificati;
- 194.387 operatori agroalimentari e 94.000 operatori biologici sottoposti a controllo.
Approvati:
- 1.224 piani di controllo e tariffari;
- 181 decreti di autorizzazione, di cui 13 nel settore vitivinicolo e 12 per il biologico.
Quali le prospettive future?
Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio:
- Maggiore presidio sui prodotti provenienti da aree deforestate illegalmente;
- Contrasto alle frodi online e alle pratiche commerciali sleali;
- Integrazione dell’intelligenza artificiale nel sistema di analisi e vigilanza;
- Promozione della sostenibilità e della trasparenza nelle filiere agricole e alimentari.

La Cabina di Regia per il controllo agroalimentare
Istituita nel 2022 presso il MASAF su impulso del Ministro Lollobrigida, la Cabina di Regia vede la partecipazione di ICQRF, Carabinieri per la Tutela Agroalimentare e Forestale, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, AGEA, Agenzia delle Dogane e di recente anche Polizia Stradale e Vigili del fuoco.
Il coordinamento tra enti rafforza l’efficacia delle verifiche, concentrandole su:
- porti, frontiere e post-importazione;
- corretta etichettatura del Made in Italy;
- nuovi comparti (tabacco, conserve, cereali).