Alzi la mano chi ha mai sentito parlare di Viganella. Si tratta di un paesino di poco più di 100 anime situato nella Valle Antrona, nel territorio della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Il piccolo centro piemontese, che oggi fa parte del Comune di Borgomezzavalle, ha attirato l’attenzione della stampa già nel 2006, quando vi è stato installato uno specchio lungo 8 metri e alto 5 per riflettere i raggi del sole.
Il progetto è stato sostenuto dall’allora sindaco Pierfranco Midali e realizzato dall’architetto Giacomo Bonzani. Lo specchio, ampio 40 metri quadrati, è stato installato all’alpe Scagiola. Un’opera costata ben 100 mila euro, servita a far uscire il piccolo borgo piemontese dal buio in cui piombava ogni anno dall’11 novembre al 2 febbraio.
Sì perché, in quel periodo la montagna prospiciente (la Cresta della Colma) impediva ai raggi del sole di illuminare il paesino, facendo sprofondare gli abitanti nell’oscurità 24 ore su 24. Dall’installazione sono passati 10 anni e il borgo è diventato mèta di curiosi, giornalisti e turisti, accorsi a osservare da vicino il gigantesco specchio che illumina il paese.
Il “sole artificiale”, mosso da un motore e dotato di un sistema di controllo da remoto, è stato sottoposto a opera di manutenzione alla fine del 2015 ed ora è pronto a tornare in funzione.
L’originale soluzione per portare la luce nel paesino oscurato dalla montagna è stata anche il soggetto di un documentario realizzato da Stefano Stoto nel 2009. L’opera mostra “l’altro” lato dello specchio, riportando la testimonianza di Thomas Görner, un uomo che vive dietro l’installazione che oscura l’alpe Pianezzo.