Ritrovati 4 ulivi infetti da Xylella fastidiosa a Bisceglie nella provincia della BAT. Il batterio killer si sposta ancora, dunque, per questa ragione si rende necessaria una sorveglianza tempestiva e continua sulla zona cuscinetto, e probabilmente l’eradicazione – chirurgica – delle piante infette per eliminare la fonte di inoculo.

La Regione si muove
Programmata idonea attività di sorveglianza, rafforzata, dell’area di 400 metri intorno alla zona infetta, per verificare l’eventuale presenza di ulteriori piante infette, con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia che nell’agro di Bisceglie, durante l’anno in corso, ha prelevato e analizzato 249 campioni vegetali da piante della specie Prunus avium (4 piante) e Olea europea (245) specie ospiti a Xylella fastidiosa, mentre è in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidiosa – sottospecie pauca – individuata in agro di Bisceglie da parte dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) – CNR di Bari.
L’attività di Comuni ed enti pubblici
Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata della Xylella fastidiosa.