La carne di pollo è (sempre più) un grande amore per gli italiani: il 96,6% la consuma (soprattutto la GenZ) e ben il 41,5% afferma di scegliere più carni avicole rispetto a dieci anni fa. Le carni bianche rimangono le preferite dagli italiani, con un consumo pro-capite di 21,4 kg. Una tendenza che si basa su alcuni elementi, come la fiducia nella filiera 100% italiana, primo motivo di acquisto (48,3%), e la convenienza (43,7%) ma anche dall’ormai riconosciuto apporto nutrizionale: per il 91,5% della popolazione le carni bianche sono importanti per la propria dieta, con il 44,6% che le ritiene “fondamentali” o “molto importanti”. Una percezione collettiva, dunque.

I risultati dell’indagine
Il quadro emerge dall’indagine “Italiani e carni bianche, tra falsi miti e nuovi food trend”, realizzata da AstraRicerche e Unaitalia. Il 63,9% degli italiani pensa che sia la carne più magra e salutare che ci sia. Il 65%, inoltre, ritiene che la carne di pollo e tacchino dovrebbe essere preferita nell’alimentazione dei bambini perché ricca di nutrienti fondamentali per la crescita.
Il pollo, alimento trasversale
Il 76,6% consuma carne di pollo almeno una volta alla settimana, e tra questi, uno su due la consuma più volte a settimana. Il pollo, in particolare, è trasversale per genere, età e area geografica, raggiungendo l’82% tra la GenZ e l’83% tra le famiglie con almeno un minorenne. È inoltre considerato un alimento sano, apprezzato per gusto e versatilità: il 78% dei connazionali pensa sia buono e adatto a mille ricette. Per il 75,9% sono ideali per tutte le età, dagli sportivi ai bambini, dagli anziani alle donne in gravidanza. Tra le ragioni principali che spingono al consumo troviamo il contributo ad uno stile di vita sano e attivo (72%) ed il fatto che il pollo è un alleato per chi cerca una dieta bilanciata o dimagrante (72,9%). Non ultimo la sicurezza: 7 italiani su 10 sono convinti che la carne di pollo italiana sia la più sicura rispetto a quella estera, specialmente i Baby Boomers (80%).
Il ruolo della carne bianca nelle diete di oggi
Mediterranea (72,6%), Flexitariana (12,6%) e Iperproteica (9,7%): sono queste le diete tradizionali più seguite dagli italiani nel 2025. E in cui si inseriscono le carni avicole. Tra i trend alimentari emergenti preferiti dai connazionali figurano invece la dieta delle Combinazioni alimentari (16,9%), l’Ipoglucidica (con pochi zuccheri, 9%), il Digiuno intermittente (8,8%), l’Antinfiammatoria/Zona (8,6%), la Meta (7,2%) e la Cronodieta (6,9%). A sorpresa, la Dieta del Microbiota e la Ketogenica riscuotono solo il 4,9% e il 3,4% delle preferenze.
Apprezzate per il loro profilo nutrizionale leggero e completo, le carni avicole hanno un ruolo di primo piano tra i sostenitori della dieta Mediterranea: il 97% dichiara che le carni bianche sono importanti all’interno di questo stile di vita. E riscuotono successo anche tra chi segue l’iperproteica (89%), la flexitariana (84%) e la pescetariana (76%).

Inoltre, pollo e tacchino sono parte integrante dei trend alimentari emergenti: in particolare, hanno un ruolo “fondamentale”, “molto importante” o “importante” per chi segue le diete del Microbiota intestinale (76% dei casi), Chetogenica (74%), Cronodieta (73%) e Meta (72%), a pari merito con la dieta delle Combinazioni alimentari (72%). In generale, per gli stili alimentari particolari (dieta delle Combinazioni alimentari, Ipoglucidica, Digiuno intermittente, Antinfiammatoria/Zona, Meta, Cronodieta, del Microbiota, Keto), la rilevanza delle carni bianche è elevatissima: le carni bianche sono ritenute almeno ‘abbastanza rilevanti’ tra l’88% e il 97% dei casi.